mercoledì 14 marzo 2012

Un giorno della mia vita

Nella vita di tutti i giorni siamo spesso accecati da noi stessi, dalla nostra quotidianità, dai nostri piccoli problemi: ma non sappiamo davvero cosa voglia dire libertà, perchè "qui da noi" ci è stata tolta con la non violenza, senza fucili nè carriarmati ma in maniera più subdola: con la limitazione della libertà di stampa e di parola, con il tentativo di uniformare i nostri pensieri.

E davvero in pochi ce ne rendiamo conto: in pochi osserviamo in maniera critica, in pochi cerchiamo di informarci al di là di tv e giornali di parte.

Per la maggior parte di noi va tutto bene così.

Ma in tante parti del mondo la libertà è negata a ferro e fuoco: col carcere, la violenza e le torture ed i sequestri.

UN GIORNO DELLA MIA VITA di B.Sands













Questo libro parla di una guerra dimenticata, di un piccolo paese della cd.area euro, che ha avuto un boom negli anni '90 e che ha permesso a molti di non pensare più alla tragedia della guerra civile ed a tutti quei ragazzi che per la libertà hanno perso la vita.

Io non sto a giudicare nè le due parti che si sono fatte la guerra (anche se mi viene da pensare: come mai apprendisti torturatori dalla Palestina e dagli Stati Uniti sembra andassero a Belfast a far pratica?),  nè i mezzi con cui questo oblio della memoria è stato raggiunto.

Ma prendo ad esempio il protagonista di questo libro perchè come Bobby ieri in Irlanda, oggi in decine di paesi nel mondo ci sono altri ragazzi e ragazze che resistono e lottano e credono davvero che la libertà in ogni sua forma sia la cosa più importante che ogni essere umano dovrebbe avere come diritto imprescindibile.

Spero che per tutti noi oggi possa essere una buona giornata della nostra vita.

"...se non riescono a stroncarti il desiderio di libertà, non possono stroncarti in niente. E non mi stroncheranno mai, perchè il desiderio di libertà è nel mio cuore..." B.Sands

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